Antiriciclaggio nella PA. In tempo di redazione del PTPC è meglio ricordarcelo.

La norma viene anticipata dal DM 25/09/2015, e si rimanda da subito ad altre norme , la solita storia , qui il primo post ,

https://www.ca-campania.com/procedura-antiriciclaggio-da-adottare-anche-nelle-ppaa/

Ancor prima però vediamo la fonte, l’articolo 10 del D.lgs 231/07 che chiaramente inserisce la PP AA tra i destinatari degli obblighi antiriciclaggio.

Art. 10. (( (Pubbliche amministrazioni). ))

((1. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano agli uffici delle Pubbliche amministrazioni competenti allo svolgimento di compiti di amministrazione attiva o di controllo, nell’ambito dei seguenti procedimenti o procedure: a) procedimenti finalizzati all’adozione di provvedimenti di autorizzazione o concessione; b) procedure di scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi secondo le disposizioni di cui al codice dei contratti pubblici; c) procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonche’ attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone fisiche ed enti pubblici e privati.

2. In funzione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, il Comitato di sicurezza finanziaria, anche sulla base dell’analisi nazionale del rischio di cui all’articolo 14, individua categorie di attivita’ amministrative, svolte dalle Pubbliche amministrazioni responsabili dei procedimenti di cui al comma 1, rispetto a cui non trovano applicazione gli obblighi di cui al presente articolo. Con le medesime modalita’ e secondo i medesimi criteri, il Comitato di sicurezza finanziaria puo’ individuare procedimenti, ulteriori rispetto a quelli di cui al comma 1, per i quali trovano applicazione gli obblighi di cui al presente articolo.

3. Il Comitato di sicurezza finanziaria elabora linee guida per la mappatura e la valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo cui gli uffici delle Pubbliche amministrazioni, responsabili dei procedimenti di cui al comma 1, sono esposti nell’esercizio della propria attivita’ istituzionale. Sulla base delle predette linee guida, le medesime Pubbliche amministrazioni adottano procedure interne, proporzionate alle proprie dimensioni organizzative e operative, idonee a valutare il livello di esposizione dei propri uffici al rischio e indicano le misure necessarie a mitigarlo.

4. Al fine di consentire lo svolgimento di analisi finanziarie mirate a far emergere fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, le Pubbliche amministrazioni comunicano alla UIF dati e informazioni concernenti le operazioni sospette di cui vengano a conoscenza nell’esercizio della propria attivita’ istituzionale. La UIF, in apposite istruzioni, adottate sentito il Comitato di sicurezza finanziaria, individua i dati e le informazioni da trasmettere, le modalita’ e i termini della relativa comunicazione nonche’ gli indicatori per agevolare la rilevazione delle operazioni sospette.

5. Le Pubbliche amministrazioni responsabili dei procedimenti di cui al comma 1, nel quadro dei programmi di formazione continua del personale realizzati in attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 178, adottano misure idonee ad assicurare il riconoscimento, da parte dei propri dipendenti delle fattispecie meritevoli di essere comunicate ai sensi del presente articolo.

6. L’inosservanza delle norme di cui alla presente disposizione assume rilievo ai fini dell’articolo 21, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.))

Si individua il GESTORE ANTIRICICLAGGIO, colui che deve raccogliere le segnalazioni interne nel RPCT od in alternativa in altra figura apicale.

Il citato DM 25/09/2015 elenca gli indicatori di anomalia, una sorta di cassetta degli attrezzi per le PA, gli stessi indicatori sono poi riportati nelle LLGG UIF 269/18.

Le aree da monitorare per verificare se ci sono eventi sospetti sono :

  • procedimenti di autorizzazione
  • procedura di scelta del contraente
  • procedimenti di concessione ed erogazione di altri vantaggi economici

A ben vedere le aree PNA 2013 .

Vi allego per maggiore chiarezza e per non dilungarmi un vademecum UIF per gli aspetti da monitorare,LLGG UIF in GU, una lettera di nomina GESTORE e le comunicazioni tra gli uffici ed il GESTORE

Soprattutto , preventivamente, censitevi al servizio SOS del UIF con il gestionale  INFOSTAT-UIF.

qui il link.

https://uif.bancaditalia.it/portale-infostat-uif/modalita-accesso/index.html

VINCENZO DE PRISCO

Professore a Contratto Università PARTHENOPE di NAPOLI in AGENDA DIGITALE PA

Docente MASTER UNIVERSITA’ della BASILICATA in Contratti PUBBLICI.

Docente MASTER Università PARTHENOPE di NAPOLI in

PROJECT MANAGER DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. 

Membro dell’AI PACT dell’UNIONE EUROPEA

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