Gertrude Stein ed il codice dei contratti.
fate della procedura semplificata il vostro flusso interiore, parlate con la vostra coscienza e lasciatela ESPRIMERE come ci hanno insegnato STEIN, JOYCE SCHNITZLER. Se la coscienza è pulita è inutile procedimentalizzare per renderla bella. la bellezza è nella semplicità, proprio come nelle rose, che sono rose, che sono rose.
“Rose is a rose is a rose is a rose“
Non solo Gertrude Stein, ma anche James Joyce e l’ineguagliabile (a mio parere) Arthur Schnitzler sono gli esempi da prendere in considerazione quando riparla di AFFIDAMENTO DIRETTO .
Quella pratica amministrativa tanto disattesa che con un FLUSSO INTERIORE porta il decisore pubblico ad impegnare e spendere soldi pubblici per un bene collettivo, un bene diffuso.
ANALIZZIAMO insieme la più recente giurisprudenza ed il parere del MIT.
Iniziamo con il TAR Puglia 1032/2024 che parla in maniera indiretta della procedura ma è focalizzata sull’equivalenza delle forniture, ma scopriamo perchè diviene FONDAMENTALE.
qui la sentenza.
Vi riporto per brevità il fatto e diritto
Con ricorso depositato come previsto in rito, la società istante ha impugnato il provvedimento di esclusione dal procedimento di gara negoziato, mediante invito alla presentazione di preventivi, tramite piattaforma elettronica “Empulia”, per l’affidamento diretto della fornitura
e la decisione in massima
Punto dirimente è costituito dalla violazione del principio di equivalenza, quale canone immanente nelle procedure di gara o comunque di evidenza pubblica, anche nelle forme negoziate o similari della c.d. piccola evidenza.
In estrema sintesi quando non si applica l’affidamento diretto “PURO” la stazione appaltante deve sottostare a tutte le regole “DI GARA COMPETITIVA”, ne vale la pena ?
Ma continuiamo con il CDS 366/2025 e poi capirete il perchè di questo richiamo “alla deroga alla rotazione”.
Questo CdS ci dice che la rotazione non si applica quando c’è una indagine aperta di mercato, che tuttavia nel nuovo codice (la sentenza è riferita al 50/2016) ha un iter molto più complesso, vi lascio l’approfondimento…
… qualora la stazione appaltante fuori dai casi di alcuni punti derogatori dell’articolo 49 del d.Lgs 36/2023 volesse applicare “la consultazione”……deve rendersi conto che nei fatti poi interviene la direziona giurisprudenziale del TAR BARI 1032/2024.
Ma vi dirò di più….. in ogni caso l’ipotesi del CDS 366/25 sarà comunque utile solo ed esclusivamente ad invitare nuovamente alla procedura competitiva l’operatore uscente, non certo per AFFIDARE DIRETTAMENTE , mi spiego meglio con il parere MIT 3225/2025
Infatti al quesito posto “Quanto previsto dall’allegato II.1 art. 2, è applicabile anche agli affidamenti diretti oppur
e è valido solo per le procedure negoziate?”
il MIT risponde “la disposizione trova applicazione alle procedure negoziate”, risposta secca.
Si ricorda che l’avviso pubblico per l’affidamento diretto non ha una disciplina perché……NON ESISTE.
IL MIT invita alla procedura più semplice ,quella naturale del codice, l’affidamento diretto.
Io aggiungo…..fate della procedura semplificata il vostro flusso interiore, parlate con la vostra coscienza e lasciatela ESPRIMERE come ci hanno insegnato STEIN, JOYCE SCHNITZLER. Se la coscienza è pulita è inutile procedimentalizzare per renderla bella. la bellezza è nella semplicità, proprio come nelle rose, che sono rose, che sono rose.
VINCENZO DE PRISCO
Professore a Contratto Università PARTHENOPE di NAPOLI in AGENDA DIGITALE PA
Docente MASTER UNIVERSITA’ della BASILICATA in Contratti PUBBLICI.
Docente MASTER Università PARTHENOPE di NAPOLI in
PROJECT MANAGER DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Membro dell’AI PACT dell’UNIONE EUROPEA
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