L’affidamento DIRETTO. Parte PRIMA.

Iniziamo un breve FOCUS sull’affidamento diretto “per gli addetti ai lavori” .

Nel focus in più parti verranno trattati i documenti, la rotazione, gli elenchi ed il CRE. Alla fine proporrò un modello “NUOVO”. Anticipo che la decisione di contrarre che proporrò sarà semplice ed immediata senza nessun auto-vincolo amministrativo, piaccia o meno la decisione sarà “CONFORME alla NORMATIVA”, questo approfondimento non sarà adatto ai decisori che si nascondono dietro atti lunghi, inutili, noiosi, opachi e che “NON TUTELANO ” la PA.

Il nuovo codice dei Contratti purtroppo in alcuni comparti della PA ancora fa fatica ad entrare. 

A mio parere l’errore compiuto in alcuni ambiti pubblici è la mentalità meramente compilativa. 

La stella polare è per molti un modello da compilare e non la missione pubblica che si soddisfa con una procedura.

Il D.lgs 36/2023 è progettato per essere snello, ogni complicazione ha la portata dell’auto vincolo amministrativo e l’inosservanza di quest’ultimo è “GRAVE”, articolo 2. 

Partendo dal comma 2 delle fasi (articolo 17) “In caso di affidamento diretto, l’atto di cui al comma 1 individua l’oggetto, l’importo e il contraente, unitamente alle ragioni della sua scelta, ai requisiti di carattere generale e, se necessari, a quelli inerenti alla capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale” si nota che a differenza dell’articolo 32 comma 2 del vecchio codice non esiste la possibilità di scelta tra bifase (determina a contrarre e determina di aggiudicazione) e monofase, quest’ultima opzione diviene la “REGOLA”, quindi 

SI TRATTA DELLA DECISIONE DI CONTRARRE CHE COINCIDE CON L’AFFIDAMENTO E CHE DIVENTA QUINDI UNA DECISIONE DI AFFIDARE 

Uno dei problemi interpretativi più ricorrenti riguarda la rotazione. 

Ci aiutano due sentenze importanti : 

CdS 2946/2024 

CdS 2654/2020 

Ancora è importante delimitare la portata del principio che come statuisce il CdS 7794/2022 

In tema di partecipazione alle gare di appalto, deve ritenersi che il principio di rotazione è inapplicabile in assenza di continuità tra le prestazioni contrattuali. La rotazione deve  
essere intesa “non già come obbligo di escludere il gestore uscente dalla selezione” del ‘nuovo’ affidamento, ma solo nel senso “di non favorirlo, risolvendosi altrimenti tale principio in una causa di esclusione dalle gare non solo  
non codificata, ma in totale contrasto col principio di tutela della concorrenza” 

Ora per chiudere questa prima parte vediamo come “NASCE” una decisione  

Questa sintesi algoritmica per sottolineare che il giudice interverrà solo ed esclusivamente sul lato oggettivo, il FATTO è VERO o FALSO. 

Ci vediamo al prossimo FOCUS per parlare degli elenchi degli operatori. 

L’affidamento diretto II PARTE-L’Elenco degli operatori ECONOMICI.


VINCENZO DE PRISCO

Professore a Contratto Università PARTHENOPE di NAPOLI in AGENDA DIGITALE PA

Docente MASTER UNIVERSITA’ della BASILICATA in Contratti PUBBLICI.

Membro dell’AI PACT dell’UNIONE EUROPEA

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