NON PARERE AVVOCATURA…MONITORAPA
Dopo questo sfogo a firma del CAPO, analizziamo tecnicamente.
Ritengo essenziale definire le competenze, a preoccuparsi delle pubblicazioni in AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE degli atti e dei fatti deve essere il RPCT e non il DPO, quindi dovrebbe essere investito il RPC del MI e degli USR, ma continuiamo.
E’ chiara la portata “generale” del documento dell’avvocatura che non richiamiamo, ricordando che il documento si autodistruggerà …
Ancora mi sembra strano il richiamo fatto dall’avvocatura sulla necessità di avvisare i controinteressati per la selezione dei software (non ha chiaro l’uso dell’affidamento diretto dei software)….come mi sembra strano che abbia messo indubbio le circolari 2/2018 e 3/2018 sulla qualificazione SAAS,PAAS,IAAS.
In ogni caso Prepariamoci a soddisfare la richiesta di MONITORAPA (questa è la situazione cristalizzata ad oggi) dopo che il MI avrà dato i limiti alla portata generale, quindi il modello da utilizzare per la risposta sarà il seguente :
DETTO questo a mio avviso rimango dell’idea del rigetto anche per prendere tempo per la sistemazione delle AT degli anti (in virtù pure dell’ANAC).
VINCENZO DE PRISCO
Professore a Contratto Università PARTHENOPE di NAPOLI in AGENDA DIGITALE PA
Docente MASTER UNIVERSITA’ della BASILICATA in Contratti PUBBLICI.
Docente MASTER Università PARTHENOPE di NAPOLI in
PROJECT MANAGER DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Membro dell’AI PACT dell’UNIONE EUROPEA
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